
24/08/2017
Ci sono tante teorie quanti equipaggi su cosa portare con sé. Mi limito a fornire un metodo (per navigazioni di una settimana). Dividiamo la crociera in due parti e la spesa in due gruppi: prodotti freschi e scorta di base (scatolame, conserve, sughi, pasta, ecc.). Quindi acquistiamo fresco e base per la prima parte e solo la base per la seconda. Il resto verrà integrato durante le tappe della navigazione.
Spesso capita di cenare a terra, quindi è inutile comprare pensando a 7 giorni ma meglio se a 3.
Spesso gli equipaggi di charter riportano a terra la metà degli acquisti fatti in partenza.
Gli spazi di stivaggio ed il frigorifero sono piccoli, pur volendo non è possibile caricarli troppo.
È indispensabile che a bordo ci sia una persona responsabile della pianificazione, dell’acquisto e dello stivaggio delle provviste di bordo. Un “cambusiere”, insomma, che durante la navigazione verifichi lo stato delle scorte e cerchi di coordinare un razionale impiego delle stesse. Della cucina vera e propria, invece ci si può occupare, anche divertendosi, a turno.
Oltre ai pasti principali, si devono considerare tutta una serie di spuntini, molto frequenti in navigazione. Frutta e verdura vanno stivate nel posto più possibile asciutto e aerato. La frutta che si mantiene più a lungo sono le mele (ottime contro il mal di mare) e le arance. Per conservare le uova a lungo è sufficiente stendere un velo d’olio di vasellina sul guscio, avvolgerle nella carta di giornale e disporle in un contenitore stagno.
Per le bevande bisogna considerare almeno un litro e mezzo a testa al giorno. 4/5 confezioni da 6 bottiglie di 2 lt. sono necessarie per salpare.
Pianificare con cura la cambusa, senza esagerare con i cibi deperibili.