L’ancoraggio

13/06/2017

Con il termine Ancoraggio s’intende l’operazione di vincolare una barca al fondale, rendendone sicuro lo stazionamento nonostante la forza del vento, delle correnti e delle onde. Il correndo dell’ancoraggio è fatto da Ancora, Catena e Cavo/cima. Sono diversi i tipi di ancora ed ogni ancora è migliore come tenuta sul fondo rispetto ad un’altra in un tipo di fondale (roccia, sabbia o fango). Bisognerebbe avere almeno due ancore a bordo; la principale dovrebbe essere capace di sopportare un grosso colpo di vento senza creare problemi e, quella di rispetto dovrebbe essere seria quasi come quella principale. Le altre ancore dovrebbero essere più modeste ma capaci sempre di servire ad un buon ancoraggio. I tipi di ancore sono 3, ammiragliato, basculante e a vomere di aratro.

La lunghezza del cavo o della catena filati fuoribordo per l’ancoraggio è detto “Calùmo” e deve essere da tre a quattro o cinque volte l’altezza del fondale più l’altezza della prua della barca dal mare. La scelta delle volte viene fatta in base al tipo di fondale e anche in base alla forza del vento. Con vento superiore ai trenta nodi si può allungare il calùmo, filare l’ancora in modo che l’ancora riceva una trazione con un piccolo angolo rispetto al fondo poichè se la trazione fosse quasi verticale l’ancora potrebbe “spedare” liberandosi dal fondo.