Stromboli: il faro del Mediterraneo

18/03/2021

Gli isolani lo chiamano “Iddu” perché al vulcano di Stromboli si porge un confidenziale rispetto e sempre un grande stupore per le sue meraviglie pirotecniche che illuminano le notti dei naviganti che attraversano l’arcipelago eoliano.

Stromboli, isola selvaggia, è la cima di un grande vulcano sommerso attivo, da cui ogni 10-20 minuti ricorrono esplosioni con lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e cenere fino a qualche centinaio di metri di altezza. Per ammirare questo spettacolo della natura vengono organizzate delle escursioni di trekking notturno che dal paese di Stromboli arrivano su in cima al cratere.

Le saltuarie colate laviche scivolano giù per la Sciara del Fuoco, un ripido e desolato declivio sul lato nord dell’isola racchiuso tra due scogliere. Navigare lungo questa costa e vedere le rocce incandescenti che rotolano in mare è uno spettacolo senza eguali.
Le coste di Stromboli sono per gran parte caratterizzate da alte scogliere che sprofondano in un mare blu intenso a cui si alternano spiagge di ciottoli e sabbia nera come Puna Lena e Ficogrande. Oltre al paese di Stromboli, dove sono caratteristiche le case bianchissime che si inerpicano sulla montagna, c’è Ginostra, un minuscolo paese ancora lontano dalle abitudini quotidiane, così isolato dal resto del mondo da renderlo una piccola oasi di pace. Fino al 2004 non c’era la luce elettrica e i beni di necessità venivano portati con una imbarcazione a remi che sostava in un piccolo porto chiamato appunto il “pertuso”. 

A un miglio a nord sorge un’isolotto, Strombolicchio, paradiso di velisti e divers per ilsuo particolare fascino. Una leggenda, poi confutata, vorrebbe che questo non sia altro che il tappo del vulcano Stromboli lanciato in mezzo al mare da una violenta eruzione. Ma è alla cima di ben duecento scalini in parte scavati nella roccia dove troviamo un bellissimo ma un po’ abbandonato faro, che si assiste ad un vero spettacolo: la vista panoramica delle Isole Eolie.
Un’immersione lungo le pareti verticali e profondissime dello scoglio è indimenticabile per la varietà di pesci e forme vegetali che si possono ammirare, dalle gorgonie rosse alle rarissime attinie equine.