Tre vulcani inattivi plasmano quest’isola attribuendole la forma di un pesciolino. La superficie aspra e selvaggia, assieme allo scoglio “La Canna” (un faraglione alto 85 mt. che s’innalza in mezzo al mare come un obelisco mistico) creano intorno all’isola un’aurea magica che l’avvolge e la rende dimora di numerose leggende. Famosa la Grotta del Bue Marino.
Il punto di approdo principale dell’isola di Filicudi è il Porto di Filicudi. Ma questo è solo una baia, dove trova sistemazione lo scalo dei traghetti ed aliscafi di linea che collegano Filicudi con le altre isole delle Eolie, con Milazzo in Sicilia e con Napoli, nel suo angolo W e dunque un pontile al quale se non sono previsti attracchi di mezzi di linea può essere utilizzato per gli ormeggi dellle imbarcazioni da diporto. L’alternativa è l’ancoraggio nella baia su fondale sabbioso in 7 – 10 mt di acqua. Pecorini a Mare , sul versante S, è solo uno scalo da poter fare con tempo buono. non si hanno ridossi. PERICOLI di Filicudi: ad E di Capo Graziano, secca rocciosa con 2,5 mt di acqua. Scogli sottocosta sul versante SW e NW.Secche rocciose e semiaffiornati intorno La Canna e Montenassari.
La più selvaggia; un paesino di quattro anime dove non esistono strade ma solo mulattiere, asinelli e sentieri adornati dalle eriche che si donano un caratteristico colore viola rosato. Un autentico eremo, sito ideale per passeggiate dai panorami mozzafiato. La risacca del mare è lo stormire del vento sulla vegetazione sono gli unici suoni udibili.